L’usanza di recitare più volte la stessa preghiera, come fosse un mantra, nasce intorno al III/IV secolo d.C. in ambito cristiano; a quel tempo per contare le ripetizioni si usavano stringhe, cordicelle oppure spaghi, su cui venivano fatti diversi nodi. Poi, nel corso della battaglia di Lepanto del 1571, fu Papa Pio V a consacrare la recita del rosario nel modo che tutti noi conosciamo tuttora. Quindi è da quel momento che la collana rosario ha iniziato a girare tra le mani di tutti i credenti.

Il nome rosario ha origine dalla corona di rose che veniva posta nel Medioevo sul capo delle statue raffiguranti la Madonna. Da qui nacque l’abitudine di usare i grani a simbologia delle rose, da far scorrere fra le dita per ritmare il tempo della meditazione e della preghiera. Da quel momento la collana prese il nome di rosario.

Il cambiamento da oggetto religioso a un vero e proprio gioiello

Col passare del tempo la natura del rosario ha iniziato a cambiare, caratterizzandosi con decori aggiuntivi che lo impreziosivano sempre più. Difatti al principio era molto semplice, realizzato in corda oppure in legno; solo successivamente è stato realizzato servendosi di metalli e di pietre che diventavano col passare dei secoli sempre più ricchi di particolari raffinati.

A tal punto che il rosario ha cominciato a far parte dei gioielli religiosi e oggetti d’arte sacra conservati nei cofanetti dalle donne e usati come accessori preziosi, anziché lasciarli chiusi nei contenitori in cui solitamente si ponevano dopo aver recitato la preghiera.

Il rosario è arrivato a diventare un vero e proprio oggetto di stile e dunque estremamente di tendenza, grazie agli stilisti e alle case di moda. Ciò in quanto col trascorrere degli anni hanno cominciato a introdurre nei propri marchi delle raffigurazioni votive e oggetti collegati alla religione. Così da trasformare il rosario in una collana, utilizzata anche sulle passerelle dalle modelle più note.

Le varie tipologie di rosari

Generalmente i rosari classici hanno 50 grani suddivisi in 5 decine, più alcune perle tra una decina e l’altra. La versione a gioiello mostra una tipologia di grani generalmente costituiti dal medesimo materiale usato per la realizzazione della catena, oppure possono avere pietre preziose o perle, talvolta anche in numero differente, in base alla lunghezza della collana.

Oltre ciò, i rosari gioiello possono avere, come nella variante prettamente religiosa, un pendente che rappresenta una croce o l’immagine della Madonna. Ulteriori versioni sono costituite da simboli derivanti dall’iconografia cristiana che evade dalle consuetudini cristiane tradizionali. Altri tipi si mostrano senza alcun pendente, dipende anche dal modello scelto in base alle proprie preferenze.

Per quali motivi si sceglie la versione gioiello

In origine tale gioiello veniva indossato soprattutto chi voleva mostrare la propria spiritualità e devozione, ma principalmente in questi ultimi anni la moda ha fatto diventare quest’oggetto un accessorio privo di un significato religioso, con solo scopo decorativo.

Attualmente qualunque persona può indossare questo gioiello che si può personalizzare in svariati modi, con materiali differenti e decorati con diversi tipi di pietre.

In più ci sono dei modelli che sono decisamente eleganti e chic, senza mostrarsi eccessivamente vistosi. Quindi ci sono anche delle varianti utilizzabili quotidianamente e accostate a qualunque outfit.