Qual è la procedura da seguire per ottenere la cittadinanza italiana? Quali sono i presupposti per poter diventare cittadini italiani? Ecco una breve guida sulla disciplina della cittadinanza in Italia e sulle modalità di presentazione della domanda. Il contenuto è offerto dall’Avvocato Davide Cornalba, autore del libro, recentemente pubblicato, dal titolo “L’Avventura Italiana” e riguardante, appunto, la materia dell’immigrazione in Italia.
La cittadinanza consiste nel possedere lo status di cittadino di uno Stato riconosciuto a livello internazionale, dalla quale discende il pieno godimento dei diritti civili e politici nazionali. Può essere acquistata in via automatica o a seguito di richiesta specifica indirizzata alle Autorità competenti; nel primo caso la cittadinanza si acquista automaticamente:
– per nascita, in caso di discendenza diretta da almeno un genitore in possesso della cittadinanza italiana (il cosiddetto “ius sanguinis” o diritto di sangue);
– per nascita sul territorio italiano (o ius soli), qualora i genitori sono ignoti o apolidi, non trasmettono la propria cittadinanza al figlio secondo la legge dello stato di appartenenza o il minore è stato rinvenuto in una condizione di abbandono sul territorio italiano; in caso contrario, la cittadinanza potrà essere richiesta al raggiungimento della maggiore età, a condizione che il minore abbia risieduto fino a quel momento in Italia “legalmente e ininterrottamente”;
– per adozione, in caso di minore straniero adottato da un cittadino italiano.
La cittadinanza può anche essere acquisita a seguito di matrimonio o per residenza.
Lo straniero (o apolide) che abbia contratto valido matrimonio con un cittadino italiano può inoltrare la domanda per ottenere la cittadinanza decorsi qualora 1. risieda legalmente da almeno due anni nel territorio della Repubblica oppure 2. dopo tre anni dalla data del matrimonio se residente all’estero se, al momento dell’adozione del decreto di concessione della cittadinanza, non sia intervenuto lo scioglimento, l’annullamento o la cessazione degli effetti civili del matrimonio e non sussista la separazione personale dei coniugi. Nel caso ci siano dei figli, nati o adottati dalla coppia, i termini devono considerarsi ridotti della metà.
Lo straniero (o apolide o rifugiato) residente in Italia può invece acquistare la cittadinanza, mediante domanda da inoltrare alla Prefettura, sulla quale si pronuncerà definitivamente il Ministero dell’Interno, qualora:
– sia nato in Italia e vi risieda legalmente da almeno tre anni (qualora non ricorrano le condizioni sopra indicate per l’esercizio dello ius soli);
– sia figlio o nipote in linea retta di cittadini italiani per nascita, e risieda legalmente in Italia da almeno tre anni;
– sia maggiorenne, adottato da cittadino italiano, e risieda legalmente in Italia da almeno cinque anni dopo l’adozione;
– abbia prestato servizio, anche all’estero, per almeno cinque anni alle dipendenze dello Stato italiano; in questo specifico caso la domanda deve essere indirizzata alla competente autorità consolare;
– sia un cittadino di uno Stato membro U.E. e risieda legalmente in Italia da almeno quattro anni;
– sia apolide o rifugiato residente legalmente in Italia da almeno cinque anni;
– risieda legalmente in Italia da almeno dieci anni.
Il cittadino straniero che rientri in una di queste fattispecie, ricorda l’Avvocato Davide Cornalba, deve altresì dimostrare di essere in possesso di un ulteriore requisito, quello del reddito personale (o del reddito familiare se appartenenti allo stesso nucleo familiare e sullo stesso stato di famiglia). Il reddito di cui si richiede la prova è quello relativo ai tre anni antecedenti alla domanda di cittadinanza, e deve rientrare nei seguenti limiti:
– Euro 8.263,31 annui per i richiedenti senza persone a carico;
– Euro 11.362,05 annui per i richiedenti con coniuge a carico (tale importo va aumentato di euro 516,00 per ogni ulteriore persona a carico).
Una volta verificata la sussistenza dei requisiti richiesti dalla legge, il richiedente deve presentare la domanda online sul portale a ciò dedicato del Ministero dell’interno, registrandosi e seguendo le istruzioni fornite a questo indirizzo web.
Credits: Avvocato Davide Cornalba Lodi, Milano.