Quando si parla di pozzi neri e fosse biologiche è importante sapere come funzionano e come sono realizzati onde evitare problematiche spiacevoli.
Di che cosa si tratta
Il pozzo nero è una vasca interrata che ha lo scopo di raccogliere tutte le acque di scarico di una casa che si trova troppo distante per esser collegata alla normale rete fognaria. Se l’abitazione si trova in un punto isolato, questa è l’unica soluzione per il problema dello scarico. Anche nel caso in cui la rete di fognature pubbliche sia poco sviluppata e poco capillare, si deve ricorrere a questa soluzione per raccogliere le acque reflue. Il pozzo nero ha solo tubature in entrata che portano le acque nere e grigie dell’abitazione, ma non ha condotte in uscita. Tutto quello che viene scaricato nella tubature, poi va a finire nella cisterna sotterranea. Questo implica che il livello dell’acqua dentro al pozzo nero cresce sempre di più con il tempo che passa.
Con che materiale è realizzato
Il pozzo nero è può esser realizzato con diversi materiali differenti. La maggior parte delle volte si tratta di pozzi neri e fosse biologiche realizzate in cemento armato. È il materiale più resistente che garantisce massima durata ma è anche costoso. Oggi si usa moltissimo il pvc, un polimero plastico che ha ottime caratteristiche. Il pozzo nero in pvc resite a lungo nel tempo e ha anche il vantaggio di non esser troppo costoso. Esistono anche pozzi neri in vetroresina, anche se sono meno diffusi.
Come viene pulito
Per poter pulire un pozzo nero come si deve si deve far riferimento a una ditta di autospurgo a Roma che svolge queste operazioni a livello professionale. Non si può svuotare e pulire il pozzo nero in autonomia, ma è necessario l’intervento di un esperto. Con un’autobotte, l’autospurgo a Roma si preleva tutta la parte liquida. Dopo, con dei getti di acqua pressurizzata si staccano i fanghi depositati sulle pareti e sul fondo. Tutto il materiale è poi portato presso un centro di depurazione.